mercoledì 29 gennaio 2014

LA STRANA STORIA DI PANDORO E PANETTONE - capitolo 2: L'INCONTRO




Con un po’ ti timore e un pizzico di tremore

Il nostro amico si avvicina con in bocca il panettone

“Fantasma, mostro o alieno

Almeno ho il pancino pieno”.

Con il muso va a vedere

E dà un colpetto col sedere

La scatola di colpo si arresta

E lui la sposta con la testa.

D’improvviso per magia

Non è un fantasma o chicchessia

Escon fuori una zampina

Poi la testa e la codina

Ecco lui l’ha sempre detto

era proprio un bel micetto!

Molto sporco e anche bagnato

Sta lì tutto accovacciato.

Lui gli dà una leccatina

perchè è sporco anche di farina.

“Ciao micetto,

cosa fai qui tutto soletto?”
 “Cercavo un pesce e del groviera

tra gli avanzi nella pattumiera!

E tu cagnone cosa vuoi fare?

Non ci provare, non mi farò mangiare!”

Il cagnolone, un poco stupito

Guarda il gattino e lo vede ferito.
“Non ti mangerò, puoi starne certo

A papparti non mi diverto

Preferisco il panettone

Con le uvette, ed il torrone

Cosa hai fatto alla zampina?

Fatti dare una leccatina!

Così sporco non puoi davvero

Ti serve una benda o un cerotto vero”.

“stavo scappando” dice il gattino

“Da un negozio di pane e di vino!

Avevo trovato la porta aperta

E ho annusato panino e porchetta.

Sono balzato sul bancone

Per mangiarne almeno un boccone

Il proprietario quando mi ha guardato

Con una scopa mi ha sculacciato

E per scappare dalla punizione

Sono finito contro ad un portone!

Non mi sgridare, non volevo rubare

Ma solo un pochino quel pane assaggiare…

E tu cagnolone, come ti chiami?

Hai una casa e qualcuno che t’ami?”


“Sai micetto, non lo so

Io un nome proprio non ce l’ho

Non ho una casa, né mamma e papà,

vago da sempre un po’ qua e un po’ là”.

Il micetto ci pensa su

Poi volge il musetto all’insù

“Ho deciso, ti chiamerò Panettone

Perché sei buono, gentile e pacioccone”

 

Il cagnolone tutto emozionato

Guarda il micetto e gliene è molto grato

Prima senza nome non era nessuno

Ora è importante per qualcuno!

 
“E tu micetto ce l’hai un nome?”

“Mi chiaman “Vai via,

gattaccio pussa via”
Ma non credo che sia il mio vero nome

Lo dicono in tanti ma penso sia un errore..”




“Caro micino ci penserò io, che sono Panettone,




a darti proprio un bel nome


Da questo giorno ti chiamerò Pandoro,
Perché hai il pelo color dell’oro!”

E tutti fieri dei loro bei nomi

Si addormentan felici dietro ai bidoni.

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